venerdì 19 dicembre 2008

Perchè non posso essere un cristiano


Ecco una proposta di discussione piuttosto diversa dalle precedenti.
Infatti quest'oggi si parla di Fede, ossia la capacità di credere in qualcosa, qualunque cosa essa sia.
Abbiamo appena ascoltato l'opinione del professor Piergiorgio Odifreddi, matematico, logico e saggista italiano, nonchè personalità fortemente anticlericale.
Egli ci propone un punto di vista interessante: chi crede in Dio crederebbe in tutto (questo tutto ha un'estesa area semantica, ovviamente).
Non è certo una posizione nuova nel panorama filosofico storico, solo molto più riattualizzata.
Quindi la provocazione di oggi si basa proprio su questo argomento:
Che cosa significa per voi la parola "Fede"?
Come vi definite rispetto ad essa?
E siete d'accordo con ciò che dice Odifreddi?
Aspetto risposte.

The young Jack

giovedì 18 dicembre 2008

Guantanamo, via ai piani per la chiusura

Procedura avviata dal segretario americano alla Difesa, Robert Gates, confermato da Obama

WASHINGTON - Era una delle grandi promesse elettorali di Barack Obama. Potrebbe essere la prima a essere mantenuta. Il segretario americano alla Difesa, Robert Gates, ha avviato infatti il piano per la chiusura di Guantanamo, il contestato centro di detenzione statunitense a Cuba. Lo ha annunciato il suo portavoce, Geoff Morrell. Una sorta di procedura anticipata legata al fatto che Gates è stato confermato da Obama nell'incarico di ministro della Difesa.

I DETTAGLI - Il piano di preparazione, ha spiegato Morrell, dovrà comprendere progetti dettagliati su come chiudere la prigione e su come trasferire altrove i detenuti, «fatta salva l'esigenza di proteggere gli americani da certi individui molto pericolosi». Poiché Obama ha fatto sapere da tempo che intende chiudere Guantanamo, il ministro Gates - ha aggiunto Morrell -«vuole essere pronto ad aiutare il presidente eletto a trovare una soluzione a questo spinoso problema».

L'EREDITA' DI BUSH
- Il carcere fu istituito sette anni fa dall'amministrazione repubblicana, guidata da George W. Bush, per la detenzione dei sospetti di terrorismo arrestati dalle forze americane. Nella base sono ancora custoditi circa 250 detenuti, in larghissima parte mai incriminati né rinviati a giudizio. Tanto che la legittimità del centro è stata messa in dubbio da più sentenze di tribunali americani.

Fonte: Il Corriere della sera

Giuda ballerino!
Questa sì che è un'ottima decisione.
Ricordo molto bene le iniziali contestazioni ai tempi dell'apertura di questo centro di detenzione e tutte le violazioni dei diritti umani che erano state compiute all'interno delle sue mura spinate.
Oltretutto dal punto di vista internazionale Guantanamo è sempre stata una zona pericolosa.
Sicuramente l'idea di Obama di chiudere questo carcere ottiene il mio pieno consenso.
Voi cosa ne pensate, signori miei?

The young Jack

venerdì 12 dicembre 2008

Sciopero: una risposta forte alla sciagurata politica economica


Una sfida al governo e perfino alla meteorologia. Bagnati ma felici. La vasta mobilitazione che si è registrata in tutte le città italiane dimostra che vi è una forte esigenza di rispondere alla sciagurata politica economica della destra. Le scelte compiute dal governo con la Finanziaria e con le altre misure ad essa collegate non solo non intervengono per sollecitare lo sviluppo e tutelare le fasce più deboli della popolazione, ma tagliano consumi e penalizzano la vita reale. La giornata di oggi dovrebbe far riflettere tutti gli interlocutori e le stesse forze sindacali che non hanno inteso parteciparvi.
Sicuramente il reale segno di un paese vivo, che ancora tiene al proprio futuro e che cerca giustizia, manifestandola nella propria voglia di riscatto.
Ma è davvero corretto parlare di "sciagurata politica economica"?
Siete davvero convinti che la colpa dell'attuale situazione sia esclusivamente dello stato?
Attendo risposte con ansia.

The young Jack

venerdì 5 dicembre 2008

Il Duce di famiglia

Il fascismo, sia pure in forme storicamente diverse ha ottenuto il potere in molteplici paesi, in special modo in Europa e in America Latina.
L'unico paese in cui ancora se ne discute è, al solito, l'Italia.
Ci ritroviamo davanti al vecchio riflesso condizionato di ciò che ci si presenta come nostalgico.
Ed eccoci alle recenti dichiarazioni di buon senso di Fini, che osa definendosi anti-fascista.
E quindi a una buona parte della gente comune che si azzarda con orgoglio a sostenere che il fascismo fu un sistema dittatoriale blando, quasi benevolo se non paternalista, con un numero minimo di morti.
Come se il Fascismo avesse provocato la morte "solamente" di Matteotti, Gobetti, Gramsci, Amendola, dei fratelli Rosselli, del segretario della Camera del Lavoro legato ad un camion e trascinato per le vie di Torino; e ovviamente non ha la minima responsabilità verso i campi di concentramento in Libia, dei gas in Etiopia, della volenterosa partecipazione alla Shoah e alla guerra di sterminio in Russia, dell'aggressione della Francia in ginocchio e alla Grecia, tra l'altro governata da un ammiratore del Duce, delle atrocità in Jugoslavia, fino al tramonto di Salò.
C'è una sola novità: La reazione dei giovani di AN alle parole di Fini, che trovano inaccettabile che un democratico debba essere anti-fascista. Eppure dovrebbe bastare anche il primo nome dell'elenco di crimini del Fascismo, o dovrebbe semplicemente bastare un po' di sale in zucca.

"Cosa c'è di più vigliacco e odioso di un regime che rapisce e uccide un uomo solo che ne ha denunciato le violenze?"
Renato Venditti, La Cricca

E ci vengono a dire che quando c'era lui i treni partivano in orario.
Direi che quando c'era lui ci deportavano in orario.
Quando c'era lui non c'eravamo noi, ché se ci fossimo stati saremmo stati impallinati.

The young Jack