Il fascismo, sia pure in forme storicamente diverse ha ottenuto il potere in molteplici paesi, in special modo in Europa e in America Latina.
L'unico paese in cui ancora se ne discute è, al solito, l'Italia.
Ci ritroviamo davanti al vecchio riflesso condizionato di ciò che ci si presenta come nostalgico.
Ed eccoci alle recenti dichiarazioni di buon senso di Fini, che osa definendosi anti-fascista.
E quindi a una buona parte della gente comune che si azzarda con orgoglio a sostenere che il fascismo fu un sistema dittatoriale blando, quasi benevolo se non paternalista, con un numero minimo di morti.
Come se il Fascismo avesse provocato la morte "solamente" di Matteotti, Gobetti, Gramsci, Amendola, dei fratelli Rosselli, del segretario della Camera del Lavoro legato ad un camion e trascinato per le vie di Torino; e ovviamente non ha la minima responsabilità verso i campi di concentramento in Libia, dei gas in Etiopia, della volenterosa partecipazione alla Shoah e alla guerra di sterminio in Russia, dell'aggressione della Francia in ginocchio e alla Grecia, tra l'altro governata da un ammiratore del Duce, delle atrocità in Jugoslavia, fino al tramonto di Salò.
C'è una sola novità: La reazione dei giovani di AN alle parole di Fini, che trovano inaccettabile che un democratico debba essere anti-fascista. Eppure dovrebbe bastare anche il primo nome dell'elenco di crimini del Fascismo, o dovrebbe semplicemente bastare un po' di sale in zucca.
"Cosa c'è di più vigliacco e odioso di un regime che rapisce e uccide un uomo solo che ne ha denunciato le violenze?"
Renato Venditti, La Cricca
E ci vengono a dire che quando c'era lui i treni partivano in orario.
Direi che quando c'era lui ci deportavano in orario.
Quando c'era lui non c'eravamo noi, ché se ci fossimo stati saremmo stati impallinati.
The young Jack
Vince solo chi è convinto di poterlo fare.
16 anni fa
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